L’Orchestra Giovanile Italiana incontra Giovanni Sollima, poliedrico musicista la cui attività spazia tra il violoncello, di cui è un acclamato virtuoso, e la composizione, con un ricco catalogo di lavori che sono entrati stabilmente nel repertorio. Grande comunicatore, capace di muoversi tra generi ed epoche con disinvolta naturalezza, Sollima guida l’OGI in un programma originale ed interessante, di intenso impegno esecutivo per i 75 strumentisti dell’orchestra, ospiti dell’Accademia di S. Cecilia al Parco della Musica di Roma.
Il concerto si apre con Sinfonia dell’assenza (2013) di Andrea Portera, un lavoro ispirato alle miniature pianistiche Six Encores di Luciano Berio a cui Portera, pluripremiato compositore e docente presso la Scuola, offriva un omaggio nel decennale della scomparsa su invito dell’Orchestra della Toscana. La composizione si presenta oggi in una nuova versione, ampliata nell’organico e completata da un nuovo, quinto movimento finale.
Segue il Concerto per violoncello e orchestra di fiati (1980) di Friedrich Gulda, che per quest’opera trasse ispirazione dai temi del Flauto magico. Geniale musicista austriaco scomparso nel 2000, Gulda fu tra i primi pianisti classici ad aprirsi ad altri generi, in particolare al jazz, che frequentò con artisti come Herbie Hancock, Chick Corea e Joe Zawinul.
Il programma prosegue con una composizione dello stesso Sollima, Terra con variazioni, una suite per violoncello e orchestra che si muove intorno al tema concepito dal musicista palermitano come logo musicale dell’Expo 2015; la conclusione è affidata alla grandiosa tessitura sinfonica della seconda suite che Stravinskij trasse nel 1919 dal suo celebre balletto L’uccello di fuoco, vero banco di prova esecutivo per l’Orchestra Giovanile Italiana.
Biglietti da 15,00 a 10,00 €