Marco Angius

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Direttore d’orchestra

Direttore d’orchestra e d’ensemble. Ha diretto Ensemble Intercontemporain, London Sinfonietta, Tokyo Philharmonic, Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai di Torino, Teatro La Fenice, Maggio Musicale Fiorentino, Comunale di Bologna, Orchestre de Nancy, Orchestre Orchestra del Teatro Massimo, Orchestra Sinfonica Siciliana, Orchestra Haydn di Trento e Bolzano, Orchestra Verdi di Milano, Orchestra della Svizzera Italiana, Orchestre de Lausanne, Orchestra della Toscana, Pomeriggi Musicali, Orchestra della Toscana, Luxembourg Philharmonie, Muziekgebouw/Bimhuis di Amsterdam.

Con l’OSN Rai di Torino ha condotto una tournée russa nell’ottobre 2015 (con diretta televisiva da Mosca per Rai5) e un omaggio a Pierre Boulez per il suo novantesimo compleanno (Rai Nuova Musica 2015 con l’integrale delle Notations per orchestra e il Livre pour cordes); sempre con l’Orchestra Rai ha diretto le edizioni di Rai Nuova Musica dal 2006 al 2016. Ha vinto il Premio Amadeus per Mixtim di Ivan Fedele (2007) di cui ha anche inciso tutta l’opera per violino e orchestra sempre con l’OSN Rai, oltre a una ricca discografia che comprende, tra l’altro, opere di Sciarrino (tra cui Luci mie traditrici, Canzoni del XX secolo, Cantare con silenzio, Le stagioni artificiali, Studi per l’intonazione del mare), Nono (Risonanze erranti e Prometeo), Schönberg (Pierrot lunaire), Evangelisti (Die Schachtel), Dallapiccola, Togni, Battistelli (L’imbalsamatore), Donatoni (Abyss), Bach (Die Kunst der Fuge), Adámek (con l’Ensemble Intercontemporain per l’etichetta Wergo)… 
Marco Angius ha inaugurato la Stagione 18/19 dell’Opera di Firenze, la 16-17 del Teatro La Fenice (Aquagranda di Filippo Perocco/Premio Abbiati 2017), oltre a Káťa Kabanová di Janáček al Teatro Regio di Torino con la regia di Carsen (2017), il Prometeo di Luigi Nono nella nuova edizione al Teatro Regio di Parma (2017), Aspern di Sciarrino (Fenice), Jakob Lenz di Wolfgang Rihm e Don Perlimplin di Bruno Maderna (entrambi al Comunale di Bologna), La volpe astuta di Janáček, L’Italia del destino di Luca Mosca e La metamorfosi di Silvia Colasanti (entrambi al Maggio Fiorentino), Medea di Dusapin e Il suono giallo di Solbiati (entrambi Premio Abbiati al Comunale di Bologna), Alfred, Alfred di Franco Donatoni, Il diario di Nijinsky di Detlev Glanert. Tra i principali impegni del 2017 l’inaugurazione e chiusura del Festival Milano Musica 2017, la Medea di Dusapin al Comunale di Bologna, l’inaugurazione della Biennale Musica di Venezia 2017 con Inori di Stockhausen, la prima assoluta di Fammi udire la tua voce di Guarnieri allo Sperimentale di Spoleto. 
Già direttore principale dell’Ensemble Bernasconi dell’Accademia Teatro alla Scala e direttore ospite dell’Hermes Ensemble di Anversa, nel settembre 2015 è stato nominato direttore musicale e artistico dell’Orchestra di Padova e del Veneto con la quale ha diretto l’integrale delle Sinfonie di Beethoven e Schubert, Die Kunst der Fuge di Bach/Scherchen, il ciclo Lezioni di suono per Rai5 e un’ampia discografia per Stradiviarius e Decca. Tra i suoi libri: Come avvicinare il silenzio (Rai Eri, 2007), Del suono estremo (Aracne, 2014).