Audizioni Orchestra Giovanile Italiana 2025

Scadenza domande 3 novembre 2024

Cristiano Menegazzo

Percussionista alla Percussionista alla Antwerp Symphonic Orchestra

OGI 2010-2011

Sara Tenaglia

Primo Flauto Teatro Regio di Torino

OGI 2014-2015

Francesco Mattioli

Primo Corno del Teatro San Carlo di Napoli

OGI 2013-2014

Nicolò Pallanch

Primo Fagotto del Teatro Regio di Torino

OGI 2012

Nicolò Manachino

Primo Flauto dell’Orchestra Verdi di Milano

OGI 2013

Alice Milan

Violino di fila del Teatro San Carlo di Napoli

OGI 2012

Arcangelo Fiorello

Secondo Flicorno Contrabbasso – Banda dell’Esercito Italiano

OGI 2015-16

i professionisti ex OGI

Stanislav Kochanovsky e OGI a Pordenone

Stanislav Kochanovsky e OGI a Pordenone

Teatro Comunale G. Verdi

Orchestra Giovanile Italiana
Stanislav Kochanovsky direttore

M. Glinka, ouverture da Ruslan e Ludmilla
 
S. Prokofiev, Romeo e Giulietta, selezione dalle suite dal balletto
– Montecchi e Capuleti suite 2. n. I;
– La giovane Giulietta suite 2 n. II;
– Frate Lorenzo suite 2 n. III;
– Maschere  suite 1 n. V;
– Romeo alla tomba di Giulietta suite 2 n. VII
– Morte di Tebaldo  suite 1 n. VII
 
S. Rachmaninov, Symphonic Dances op. 45

L’incontro tra la passione dei ragazzi dell’OGI e l’entusiasmo del giovane ma già lanciatissimo direttore russo Stanislav Kochanovsky è imminente: per l’Orchestra Giovanile Italiana si avvicina l’inizio della tournée autunnale.
Il programma è un omaggio alla terra del Maestro Kochanovsky che, nato a S. Pietroburgo, vi ha compiuto gli studi musicali diplomandosi precocemente in organo, composizione e direzione d’orchestra, per poi debuttare con grande successo nelle più importanti sale da concerto d’Europa.
L’apertura è affidata all’Ouverture da Ruslan e Ludmilla, che nel 1842 Mikhail Glinka traeva dall’omonimo poema epico di Puškin. Gli studi in Italia ed in Germania affinano la penna del compositore russo, che declina la scrittura operistica in un impianto modale, ricco di melodie orientaleggianti e ritmi insoliti.
A seguire, Prokofiev, con brani dalle due suite sinfoniche tratte dalle musiche per il balletto Romeo e Giulietta (1935): la mancata rappresentazione del balletto nei tempi indicati spinse Prokofiev ad una rielaborazione per le sale da concerto, ed il risultato mostra la notevole autonomia drammaturgica del materiale musicale, capace di ricreare il clima che fa da sfondo alla tragedia d’amore e morte dei due giovani innamorati.
Le pagine proposte sono tra le più convincenti, poiché vi si ravvisano il magistero della scrittura, l’eleganza degli schemi formali, l’incisività ritmica, il vitalismo orchestrale, l’equilibrio tra i propositi descrittivi degli stati psicologici dei personaggi ed il procedere del dramma.
Ultima opera sinfonica di Rachmaninov (1940), le Danze sinfoniche op. 45, ne sono il testamento spirituale: una sorta di sinfonia in tre movimenti, cui la denominazione di danze giova a conferire maggior libertà formale; temi folklorici si accostano a motivi religiosi (il Dies Irae gregoriano che si affaccia nell’ultimo brano), in una scrittura ricca di dinamismo e virtuosismo orchestrale, che senz’altro metterà in luce le doti dei musicisti dell’Orchestra Giovanile Italiana in una serata di grande impatto emotivo.

 

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Stanislav Kochanovsky e OGI a Mantova

Stanislav Kochanovsky e OGI a Mantova

Mantova, Teatro Sociale

Orchestra Giovanile Italiana
Stanislav Kochanovsky direttore

M. Glinka, ouverture da Ruslan e Ludmilla
 
S. Prokofiev, Romeo e Giulietta, selezione dalle suite dal balletto
– Montecchi e Capuleti suite 2. n. I;
– La giovane Giulietta suite 2 n. II;
– Frate Lorenzo suite 2 n. III;
– Maschere  suite 1 n. V;
– Romeo alla tomba di Giulietta suite 2 n. VII
– Morte di Tebaldo  suite 1 n. VII
 
S. Rachmaninov, Symphonic Dances op. 45

L’incontro tra la passione dei ragazzi dell’OGI e l’entusiasmo del giovane ma già lanciatissimo direttore russo Stanislav Kochanovsky è imminente: per l’Orchestra Giovanile Italiana si avvicina l’inizio della tournée autunnale.
Il programma è un omaggio alla terra del Maestro Kochanovsky che, nato a S. Pietroburgo, vi ha compiuto gli studi musicali diplomandosi precocemente in organo, composizione e direzione d’orchestra, per poi debuttare con grande successo nelle più importanti sale da concerto d’Europa.
L’apertura è affidata all’Ouverture da Ruslan e Ludmilla, che nel 1842 Mikhail Glinka traeva dall’omonimo poema epico di Puškin. Gli studi in Italia ed in Germania affinano la penna del compositore russo, che declina la scrittura operistica in un impianto modale, ricco di melodie orientaleggianti e ritmi insoliti.
A seguire, Prokofiev, con brani dalle due suite sinfoniche tratte dalle musiche per il balletto Romeo e Giulietta (1935): la mancata rappresentazione del balletto nei tempi indicati spinse Prokofiev ad una rielaborazione per le sale da concerto, ed il risultato mostra la notevole autonomia drammaturgica del materiale musicale, capace di ricreare il clima che fa da sfondo alla tragedia d’amore e morte dei due giovani innamorati.
Le pagine proposte sono tra le più convincenti, poiché vi si ravvisano il magistero della scrittura, l’eleganza degli schemi formali, l’incisività ritmica, il vitalismo orchestrale, l’equilibrio tra i propositi descrittivi degli stati psicologici dei personaggi ed il procedere del dramma.
Ultima opera sinfonica di Rachmaninov (1940), le Danze sinfoniche op. 45, ne sono il testamento spirituale: una sorta di sinfonia in tre movimenti, cui la denominazione di danze giova a conferire maggior libertà formale; temi folklorici si accostano a motivi religiosi (il Dies Irae gregoriano che si affaccia nell’ultimo brano), in una scrittura ricca di dinamismo e virtuosismo orchestrale, che senz’altro metterà in luce le doti dei musicisti dell’Orchestra Giovanile Italiana in una serata di grande impatto emotivo.

 

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Stanislav Kochanovsky e OGI a Firenze

Stanislav Kochanovsky e OGI a Firenze

Teatro della Pergola

Orchestra Giovanile Italiana
Stanislav Kochanovsky direttore

M. Glinka, ouverture da Ruslan e Ludmilla
 
S. Prokofiev, Romeo e Giulietta, selezione dalle suite dal balletto
– Montecchi e Capuleti suite 2. n. I;
– La giovane Giulietta suite 2 n. II;
– Frate Lorenzo suite 2 n. III;
– Maschere  suite 1 n. V;
– Romeo alla tomba di Giulietta suite 2 n. VII
– Morte di Tebaldo  suite 1 n. VII
 
S. Rachmaninov, Symphonic Dances op. 45

Il tour dell’OGI si conclude a Firenze, ed è un’occasione da non perdere! Grazie alla generosa ospitalità degli Amici della Musica, sarà possibile ascoltare i ragazzi della Giovanile in una serata speciale, che oltre all’elevato tasso emotivo delle musiche in programma, rappresenterà per molti di loro il congedo dall’intensa esperienza del corso.
Il programma è un omaggio alla terra del Maestro Kochanovsky che, nato a S. Pietroburgo, vi ha compiuto gli studi musicali diplomandosi precocemente in organo, composizione e direzione d’orchestra, per poi debuttare con grande successo nelle più importanti sale da concerto d’Europa.
L’apertura è affidata all’Ouverture da Ruslan e Ludmilla, che nel 1842 Mikhail Glinka traeva dall’omonimo poema epico di Puškin. Gli studi in Italia ed in Germania affinano la penna del compositore russo, che declina la scrittura operistica in un impianto modale, ricco di melodie orientaleggianti e ritmi insoliti.
A seguire, Prokofiev, con brani dalle due suite sinfoniche tratte dalle musiche per il balletto Romeo e Giulietta (1935): la mancata rappresentazione del balletto nei tempi indicati spinse Prokofiev ad una rielaborazione per le sale da concerto, ed il risultato mostra la notevole autonomia drammaturgica del materiale musicale, capace di ricreare il clima che fa da sfondo alla tragedia d’amore e morte dei due giovani innamorati.
Le pagine proposte sono tra le più convincenti, poiché vi si ravvisano il magistero della scrittura, l’eleganza degli schemi formali, l’incisività ritmica, il vitalismo orchestrale, l’equilibrio tra i propositi descrittivi degli stati psicologici dei personaggi ed il procedere del dramma.
Ultima opera sinfonica di Rachmaninov (1940), le Danze sinfoniche op. 45, ne sono il testamento spirituale: una sorta di sinfonia in tre movimenti, cui la denominazione di danze giova a conferire maggior libertà formale; temi folklorici si accostano a motivi religiosi (il Dies Irae gregoriano che si affaccia nell’ultimo brano), in una scrittura ricca di dinamismo e virtuosismo orchestrale, che senz’altro metterà in luce le doti dei musicisti dell’Orchestra Giovanile Italiana in una serata di grande impatto emotivo.

 

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Danusha Waskiewicz

Solista

Dopo essersi aggiudicata nel 2000 l’ARD competition di Monaco di Baviera, a soli 25 anni è entrata a far parte dei Berliner Philharmoniker, per poi vincere due anni dopo il concorso per la posizione di prima viola.

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Mariangela Vacatello

Mariangela Vacatello

Solista

Vincitrice all’età di 17 anni del 2° premio al concorso “F.Liszt” di Utrecht, Mariangela Vacatello annovera, fra gli altri, il 2° Premio al concorso “Busoni” di Bolzano, Finalista  e Worldwide Audience Prize al “Van Cliburn, 1° premio al Top of the World in Norvegia, “Laureate Prize” al Queen Elisabeth di Brusselles, XVII Premio Venezia, e molti altri.

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Sir Jeffrey Tate

Direttore

Nato a Salisbury, in Inghilterra, Jeffrey Tate ha studiato medicina all’Università di Cambridge, ma la passione per la musica lo ha portato presto ad abbandonare la professione medica e a entrare, nel 1970, nello staff del Covent Garden.

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Renato Rivolta

Direttore

Renato Rivolta, milanese, studi classici e filosofici oltre a quelli musicali. Frequenta i corsi di musica da camera di Sandòr Végh al Mozarteum di Salisburgo. Dal 1989 al 1993 ha studiato direzione con Peter Eötvös ed è stato poi suo assistente. Dal ’92 al ’96 ha diretto l’Ensemble Nuove Sincronie di Milano.

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Dietrich Paredes

Direttore

Dietrich Paredes è Direttore Musicale dell’Orchestra Giovanile di Caracas, una delle orchestre di ‘El Sistema’, il movimento di orchestre giovanili del Venezuela fondato da José Antonio Abreu.

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Stanislav Kochanovsky

Direttore

Stanislav Kochanovsky nasce e studia a San Pietroburgo dove si è subito messo in evidenza per il suo inusuale talento diplomandosi precocemente in organo, composizione e direzione (coro e orchestra).

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Enrico Bronzi

Direttore e solista

 

Violoncellista e direttore d’orchestra, è nato a Parma nel 1973. Fondatore del Trio di Parma nel 1990,

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Praemium Imperiale Grant of Young Artist 2008

Premio Abbiati 2004

I partecipanti all’Orchestra Giovanile Italiana, selezionati ad insindacabile giudizio della Direzione Artistica, avranno la possibilità di usufruire degli scambi con altre Orchestre Giovanili Europee tramite il Progetto MusXchange.

I partecipanti all’Orchestra Giovanile Italiana, selezionati ad insindacabile giudizio della Direzione Artistica, avranno la possibilità di usufruire degli scambi con altre Orchestre Giovanili Europee tramite il Progetto MusXchange.

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