A questa estrema pagina mahleriana il programma accosta la Sinfonia n. 2 in do minore op. 12 di Alfredo Casella, il cui debutto avveniva proprio nel 1910. L’intensa curiosità intellettuale del giovane maestro torinese lo aveva portato a conoscere approfonditamente le più recenti conquiste del sinfonismo europeo, ed in particolare la produzione mahleriana, per la quale egli nutriva una sconfinata ammirazione; è lui stesso a dichiarare che nel suo lavoro “si scorgono imperiose le ombre di Mahler e di Strauss”.
La complessa partitura richiede uno studio approfondito, al quale gli strumentisti dell’OGI si dedicano sotto la guida dei maestri preparatori Daniele Giorgi e Davide Sanson, per presentarsi al meglio alle ultime prove con il direttore ospite Jérémie Rhorer, festeggiato interprete del repertorio settecentesco con l’ensemble Le Cercle de l’Harmonie -orchestra composta di musicisti che fanno uso di strumenti originali- ed impegnato in una sempre più ampia attività internazionale, che include le principali istituzioni concertistiche ed orchestrali con programmi che spaziano fino alla contemporaneità.