Energia, concentrazione ed entusiasmo hanno caratterizzato l’ottima prova dell’Orchestra Giovanile Italiana, ospite degli Amici della Musica di Firenze insieme al vulcanico Giovanni Gnocchi il 14 ottobre scorso. Giunto in scena con il suo strumento, Gnocchi si è seduto al primo leggio della fila dei violoncelli, rendendo chiaro fin dall’inizio il suo desiderio di stare “dentro” l’orchestra pur senza rinunciare, con una gestualità essenziale ed efficace, a garantire la compattezza dei ranghi ed a disegnare un fraseggio dinamico e intenso.
In ogni caso i giovani musicisti erano tutti con lui, partecipi ed attenti come i membri di un ensemble cameristico; questo ha permesso al concertatore-solista una grande libertà interpretativa non solo nei brani per orchestra –la Sinfonia K. 297 di Mozart, alcune pagine schubertiane da Rosamunde, tre Danze slave di Dvořák e una celebre Ouverture di Von Suppé- ma anche nel Concerto per violoncello, orchestra di fiati e jazz band di Friedrich Gulda, dove il violoncello è chiamato ad una prova esecutiva di grande virtuosismo anche sul piano “attoriale”.
L’elevata temperatura emotiva del concerto ha contagiato il pubblico del Teatro alla Pergola, che ha tributato all’Orchestra Giovanile ed al suo valoroso condottiero applausi scroscianti ed insistite richieste di bis, soddisfatte sia da Gnocchi con due fuoriprogramma solistici, sia dalla compagine con una elettrizzante Tritsch-Tratsch Polka che ha concluso il concerto.
Gran finale, dunque, per l’edizione 2019 dell’Orchestra Giovanile Italiana, che archivia un anno intenso di esperienze formative ed incontri importanti: un ricco bagaglio professionale ed umano che i giovani musicisti porteranno nel futuro.