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L’OGI a Spoleto

L’OGI a Spoleto

Il Festival dei Due Mondi, giunto quest’anno alla sua 60a edizione, ospita nuovamente l’Orchestra Giovanile Italiana in un’occasione altamente significativa, ad un anno dai tragici eventi sismici che hanno tanto duramente colpito il centro Italia. L’OGI parteciperà infatti alla prima esecuzione assoluta del nuovo Requiem – Stringeranno nei pugni una cometa per soli, coro e orchestra, commissionato dal Festival a Silvia Colasanti.
Per l’Orchestra Giovanile sarà un’importante occasione formativa, oltre che di crescita umana, perché si troverà al centro di una complessa organizzazione musicale, ed i giovani strumentisti vivranno l’emozione di un grande debutto. Per la seconda volta l’orchestra si confronta con l’eleganza e la profondità della scrittura di Silvia Colasanti, che già nel 2013 aveva scritto per l’OGI Responsorium, eseguito alla Konzerthaus di Berlino in agosto e premiato come migliore nuova composizione all’interno del festival Young Euro Classic.
Il Requiem, nel quale i testi latini della messa sono interpolati con nuovi testi della poetessa Mariangela Gualtieri, ha una struttura oratoriale, con diversi personaggi: la mezzosoprano Monica Bacelli sarà Cuore ridotto in cenere, la poetessa Gualtieri, nel ruolo di voce recitante, sarà La dubitante, l’International Opera Choir, diretto da Gea Garatti, sarà il Coro di chi non dubita e Richard Galliano, col suo bandoneon, Respiro della terra.
A coordinare il tutto un giovane e lanciatissimo direttore francese, Maxime Pascal, che grazie all’interesse per l’integrazione tra musica e tecnologia ha già realizzato importanti obiettivi professionali, entrando in contatto con musicisti come Pierre Boulez e George Benjamin. Nel 2014 Pascal ha conquistato il Premio Nestlé e Festival di Salisburgo per giovani direttori, e da allora è ospite di compagini prestigiose e festival di primo piano.

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L’OGI a Spoleto

L’OGI a Spoleto

Il Festival dei Due Mondi, giunto quest’anno alla sua 60a edizione, ospita nuovamente l’Orchestra Giovanile Italiana in un’occasione altamente significativa, ad un anno dai tragici eventi sismici che hanno tanto duramente colpito il centro Italia. L’OGI parteciperà infatti alla prima esecuzione assoluta del nuovo Requiem – Stringeranno nei pugni una cometa per soli, coro e orchestra, commissionato dal Festival a Silvia Colasanti.
Per l’Orchestra Giovanile sarà un’importante occasione formativa, oltre che di crescita umana, perché si troverà al centro di una complessa organizzazione musicale, ed i giovani strumentisti vivranno l’emozione di un grande debutto. Per la seconda volta l’orchestra si confronta con l’eleganza e la profondità della scrittura di Silvia Colasanti, che già nel 2013 aveva scritto per l’OGI Responsorium, eseguito alla Konzerthaus di Berlino in agosto e premiato come migliore nuova composizione all’interno del festival Young Euro Classic.
Il Requiem, nel quale i testi latini della messa sono interpolati con nuovi testi della poetessa Mariangela Gualtieri, ha una struttura oratoriale, con diversi personaggi: la mezzosoprano Monica Bacelli sarà Cuore ridotto in cenere, la poetessa Gualtieri, nel ruolo di voce recitante, sarà La dubitante, l’International Opera Choir, diretto da Gea Garatti, sarà il Coro di chi non dubita e Richard Galliano, col suo bandoneon, Respiro della terra.
A coordinare il tutto un giovane e lanciatissimo direttore francese, Maxime Pascal, che grazie all’interesse per l’integrazione tra musica e tecnologia ha già realizzato importanti obiettivi professionali, entrando in contatto con musicisti come Pierre Boulez e George Benjamin. Nel 2014 Pascal ha conquistato il Premio Nestlé e Festival di Salisburgo per giovani direttori, e da allora è ospite di compagini prestigiose e festival di primo piano.

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Intervista a Giampaolo Pretto

Sono 297 i giovani musicisti che stanno partecipando alle audizioni per entrare nell’Orchestra Giovanile Italiana 2017: il numero, davvero alto (ed in crescita costante negli ultimi anni), rende la Scuola orgogliosa ed ancora più responsabilizzata nei confronti di un progetto didattico di grande impegno e visibilità come l’OGI. Di questo ed altro parliamo con Giampaolo Pretto, dal 2012 maestro preparatore della Giovanile e da sempre vicino alla Scuola, prima come giovanissimo primo flauto dell’OGI, dal 2000 come docente dell’orchestra per la preparazione individuale dei flauti e la sezione fiati, e dal 2014 nei Corsi di Perfezionamento per la musica da camera.

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Intervista ad Alain Meunier nuovo direttore artistico

Intervista ad Alain Meunier nuovo direttore artistico

All’inizio dell’autunno, il CdA della Scuola ha ratificato le nomine del Sovrintendente Lorenzo Cinatti e del Direttore Artistico Alain Meunier, espresse dal voto dei docenti fiesolani lo scorso maggio. Se per Lorenzo Cinatti è stata un’importante conferma, avvalorata da un elevatissimo consenso, per il violoncellista Alain Meunier si tratta invece del primo mandato. Nato a Parigi, porta a Fiesole la sua lunga esperienza di concertista, il suo entusiasmo e la sua acclarata competenza, che da tempo lo destinano ad incarichi prestigiosi. Professore onorario dei Conservatoires Nationaux Supérieurs di Lione e di Parigi, è anche direttore artistico del Festival d’Entrecasteaux (Var). Dirige inoltre il Concorso e il Festival Quatuors à Bordeaux, e nella stessa città presiede il Pôle d’Enseignement Supérieur Musique et Danse.

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A colloquio con Marta

A colloquio con Marta

Si chiama Marta Scrofani, ed è una giovane violinista siciliana che da oltre un anno ricopre il ruolo di spalla nell’Orchestra Giovanile Italiana: le chiediamo di raccontarci qualcosa di sé e di questa esperienza nell’OGI.

Qual è stato il tuo percorso musicale?
Ho conosciuto la musica da piccola, a casa di mia nonna. Aveva un bellissimo pianoforte (lei era pianista), sul quale mi divertivo a strimpellare. Ricordo ancora che poco dopo, all’esame di ammissione della scuola di musica del mio paese dove cominciai a “studiare” musica, suonai al piano una piccola melodia imparata con la nonna.

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Emma Lanza dai primi passi all’OGI

Emma Lanza dai primi passi all’OGI

Allieva fiesolana fin dall’infanzia, Emma Lanza ci racconta la sua esperienza con la musica nella Scuola.

Hai percorso a Fiesole tutte le tappe della tua formazione musicale… com’è stato il cammino?

Avevo dieci anni, quando decisi di fare l’esame di ammissione a Fiesole. Ad attirare la mia attenzione era stato… il prato enorme davanti alla villa. Una volta dentro, mi resi conto che il prato non era la sola cosa che la Scuola di musica offriva. Dalle lezioni individuali alla musica da camera, dalla storia della musica all’armonia…. ogni giorno, uscita da scuola, salivo a San Domenico e ci passavo quasi tutto il pomeriggio. Si era creata una vita parallela molto impegnativa, ma per tutto quello che la Scuola mi ha dato ne è valsa la pena.

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A colloquio con Matteo Murdocco

A colloquio con Matteo Murdocco

Viene da Udine, e suona l’oboe nell’Orchestra Giovanile Italiana con grande passione e professionalità. Gli abbiamo chiesto di raccontarci qualcosa di sé…

Come hai scelto il tuo strumento?
Ho preso contatto con la musica sin dalla più tenera età: a 2 anni e mezzo ho iniziato con i primi rudimenti musicali, in forma di gioco, seguendo dei corsi con il metodo Willems. Verso l’età di 6 anni, assieme ad altri miei coetanei, sono stato guidato in giornate di presentazione di vari strumenti. Ed è in questa occasione che ho intravisto un uomo esile, intento a sferruzzare con dei curiosi utensili (i coltelli per fare le ance).

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Fabiano Fiorenzani – Musica da camera per ottoni

Si diploma sotto la guida del professor Arrigo Melosi presso l’Istituto Musicale “Pareggiato” P. Mascagni di Livorno nel 1985.

Inizia la sua carriera professionale con l’Orchestra del Festival Pucciniano dal 1983 al 1992.

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